La stagione estiva è sicuramente l’occasione per trascorrere più tempo all’aria aperta. E’ importante però essere consapevoli e preparati a prevenire ed affrontare alcune situazioni legate a questo periodo.
1. CALDO E COLPI DI CALORE
I primi giorni di caldo ci hanno preparato all’arrivo dell’estate e al rischio dei “colpi di calore”.
Cosa si intende con questo termine e come possiamo prevenirli?
Il cane e il gatto sono dotati di pelliccia e quindi la termoregolazione non avviene grazie alla sudorazione come nella specie umana, ma tramite l’evaporazione dell’acqua dalle mucose dell’apparato respiratorio.
Quindi, quando queste specie fanno attività fisica o si trovano in un ambiente particolarmente caldo e umido, devono aumentare la loro frequenza respiratoria e utilizzare l’evaporazione dalle mucose del cavo orale e delle vie aeree per mantenere la temperatura interna costante.
Se la condizione ambientale critica permane per troppo tempo, l’organismo non è più in grado di compensare e possono iniziare a comparire i sintomi del cosiddetto “colpo di calore”, una condizione che richiede un intervento urgente.
Il sintomo più frequente è l’IPERTERMIA: la temperatura corporea aumenta fino o oltre 41°C (normalmente, dovrebbe essere 38-39°C).
Questa situazione è diversa dalla febbre, che è una risposta difensiva dell’organismo.
L’altro sintomo sempre presente è l’aumento della frequenza respiratoria.
Con l’aggravamento della condizione, compaiono debolezza, vomito e diarrea, collasso cardiocircolatorio fino a crisi convulsive e coma.
Questa patologia è più frequente nel cane rispetto al gatto ed alcune razze (le cosiddette brachicefale ed alcuni soggetti anziani) sono più a rischio.
Come prevenirlo
Tra le regole di base per ridurre la possibilità di colpo di calore ricordiamo:
- di evitare le ore più calde e umide della giornata per l’attività fisica (purtroppo per alcune razze anche per la semplice passeggiata)
- l’esposizione al sole deve essere ridotta a pochi minuti nella stagione estiva
- lasciare sempre a disposizione acqua fresca di bevanda
- non tenere in luoghi chiusi o poco ventilati il proprio cane (es. automobile!!! Anche se all’ombra)
- attenzione particolare alle razze brachicefale (anche alcuni gatti sono brachicefali es. Persiano!)
Cosa fare
Le prime azioni da instaurare “sul campo” sono allontanare il cane dal sole/caldo e portarlo in un luogo fresco e ventilato.
Può essere utile tamponare le parti del corpo prive di pelo (orecchie zampe e cavo inguinale e ascellare) con acqua fresca, ma la cosa migliore è portare il vostro amico presso un veterinario, così che vengano iniziare la fluidoterapia in vena e la somministrazione di ossigeno per il ripristino graduale della normale temperatura corporea e il supporto del metabolismo: queste sono le terapie basilari in questo tipo di emergenza.
A seconda della gravità dello stato iniziale dipenderà la velocità di recupero e le complicanze associate (gastroenteriche, renali, neurologiche).
2. SCOTTATURE
Anche i nostri amici animali possono scottarsi!
In particolare ci sono due situazioni pericolose durante le giornate assolate.
I gatti, che adorano trascorrere ore al sole, sono soggetti a scottature sui padiglioni auricolari e sul tartufo, in particolari i soggetti con pelo bianco o con queste zone bianche. Le ustioni, che si manifestano con arrossamenti ed eritemi, possono alla lunga portare a dermatite “attiniche”, uno stadio pre-canceroso che può addirittura evolvere in forme tumorali. Esiste una predisposizione individuale, tuttavia è consigliabile proteggere le orecchie e il tartufo con crema solare nei soggetti a rischio: basta un velo di crema, fatta assorbire, per proteggeremo il nostro amico.
I cani invece, sono più predisposti a scottature dei polpastrelli sull’asfalto, che d’estate può raggiungere anche i 60° quando la temperatura esterna è intorno ai 30° e l’umidità scarsa: evitiamo di portare i nostri cagnolini in passeggiata sull’asfalto d’estate nelle ore più calde, privilegiamo le zone erbose e stiamo anche attenti alle grate in ferro tipiche di alcuni contesti cittadini.
3. PUNTURE DI INSETTO
I prati d’estate sono molto frequentati anche dagli insetti, che possono pungere i nostri cani in passeggiata.
I sintomi di una puntura di insetto sono dolore ed infiammazione nel punto di contatto con il pungiglione e la gravità dei sintomi dipende dalla quantità di veleno iniettato e dalla sensibilità individuale verso il veleno.
Le api possono pungere solo una volta, poiché il pungiglione dopo la puntura si stacca dal corpo dell’insetto, che muore.
Sono più frequenti le punture di vespa, insetti di per sé più “aggressivi”, e che possono infliggere più punture.
Particolarmente gravi sono le punture intra-orali, quando il cane cerca, per gioco, di mangiare l’insetto: le reazioni di gonfiore ed edema associate infatti alla puntura d’insetto, possono causare difficoltà respiratorie anche gravi.
Se la reazione è locale e poco estesa, il cane (ma anche ii gatti!) avranno dolore e gonfiore localizzato. In questi casi può essere sufficiente applicare del ghiaccio locale. I sintomi rientrano entro le 24-48 ore.
Se il gonfiore si estende ed è ingravescente, l’animale è abbattuto, compaiono vomito, diarrea e/o difficoltà respiratorie, bisogna immediatamente rivolgersi ad un veterinario per instaurare terapia immediata.